5 iniziative per combattere le ecomafie

Umberto Zimarri

Dal rapporto Ecomafia 2018 emerge un dato estremamente preoccupante: mai nella Storia italiana sono stati effettuati tanti arresti per crimini contro l’ambiente come nel 2017, mai tante inchieste sui traffici illeciti di rifiuti.
Per dare un’idea partiamo da un dato: mediamente ogni giorno in Italia si verificano 84 illeciti al giorno.
Il settore dei rifiuti è quello dove si concentra la percentuale più alta di illeciti, che sfiorano il 24% mentre il giro di affari delle ecomafie si aggira sui 14 miliardi di euro. Il Lazio si posiziona in quinta posizione per numero di illeciti commessi, prima delle regioni considerate a tradizionale presenza mafiose.

Quali proposte per contrastare il fenomeno dei “ladri di futuro”? Come Candidato alle Europee concordo e rilancio quelle lanciate da Legambiente nel report Ecomafie 2018. Ovvero:

1) Istituzione di una commissione d’inchiesta Parlamentare sul ciclo dei rifiuti e di una commissione d’inchiesta per l’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
2) Approvazione in tempi rapidi di una legge che semplifichi l’iter di abbattimento delle costruzioni abusive e di un disegno di legge sui delitti contro fauna e flora protette
3) Formazione specifica ed avanzata a tutti gli operatori del settore sulla legge 68/2015
4) Facilitare l’accesso alla giustizia ,abbattendo i costi,per le associazioni ambientaliste. La Giustizia non può essere un lusso.
5) Maggiore tutela dei marchi nel settore agroalimentare riprendendo la proposta di disegno di legge del 2015 sulla tutela dei prodotti alimentari della Commissione ministeriale presieduta dall’ex procuratore Gian Carlo Caselli, che introduce una serie di nuovi reati che vanno dal “disastro sanitario” all’“omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose” dal mercato.