Sarò Candidato alle Elezioni Europee per Europa Verde- Possibile
Ho
deciso di accettare la proposta di Candidatura avanzata dal mio partito,
Possibile, nelle Elezioni Europee, nella circoscrizione Italia
Centrale.
In questi giorni nel mio cuore, più che nella mia testa,
ritornano tanti splendidi ricordi: 5 anni fa, proprio alle precedenti
Elezioni Europee, partecipavo attivamente per la prima volta ad una
campagna elettorale. Da quel momento ho conosciuto persone splendide da
cui ho imparato e ancora sento di dover imparare tanto, ho contribuito
nel mio piccolo a fondare un Partito, ho realizzato insieme a degli
splendidi compagni di viaggio il Comitato Salvador Allende con cui
abbiamo rianimato un tessuto politico praticamente morto, poi c’è stata
la Candidatura a Sindaco con quella splendida creatura che, giorno dopo
giorno, orgogliosamente cresce sempre di più e prende il nome di
Primavera Sangiovannese. L’anno scorso, invece, ho affrontato una sfida
nuova ed impegnativa nel ruolo di Coordinatore della Campagna Elettorale
per la Provincia di Frosinone per Leu ed adesso una nuova avventura.
Riflettendo su tutti i passaggi che ho citato in precedenza, emerge con
forza, tra i tanti, un tema: quello della difesa ambientale che ha
accompagnato il mio impegno politico e associativo. Per chi vive in
questa Provincia, non è una scelta è un obbligo verso le future
generazioni. Passo dopo passo ho cercato di studiare, di approfondire,
di capire come i temi a me più cari come le politiche progressiste, la
centralità del problema delle disuguaglianze, la lotta senza quartiere
alle mafie ed alla corruzione, i problemi occupazionali dei giovani,
l’attenzione verso i beni comuni e la partecipazione popolare, lo
sviluppo dei piccoli comuni, siano in realtà uniti da una grande filo
verde. Ed è proprio su quella matrice che si deve insistere per
ribaltare lo schema xenofobo e sciovinista che vuole riportare l’Europa
al Medioevo.
Tecnicamente candidarsi alle Europee a 29 anni,
decidendolo in pochissime ore, è quella che potremmo definire follia. Ma
cosa sarebbe la politica senza quel pizzico di rischio, di incoscienza,
di passione e di entusiasmo? Per appassionare le persone bisogna essere
prima di tutti appassionati, per far tornare la speranza bisogna prima
di tutto crederci e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Per rigettare
l’onda nera che avanza prepotentemente non c’è spazio per eccessivi
tatticismi: c’è bisogno di coraggio e praticità. Praticità nel dare
risposte concrete ai ceti popolari. Solo così sconfiggeremo la paura, la
forza che alimenta l’internazionale sovranista.
La mia candidatura
vuole anche essere rappresentativa di un mondo quello dei piccoli centri
di Provincia, abbandonati dalla politica. Quei centri che vengono
considerati di Serie B, quei centri in cui le infrastrutture digitali e
logistiche non arrivano, quei centri in cui il welfare è inesistente,
quei centri in cui i signorotti della Politica locale spadroneggiano, o
meglio credono di farlo, in un mix di prepotenza ed impreparazione.
In quei borghi, però, è incastonato il cuore pulsante dell’Italia
autentica, vera, solidale e genuina. Una delle grandi sfide europee è
proprio quella di avvicinare i territori e quindi le persone alle
Europa. Capire che quella continentale è ancora di salvezza e
prospettiva di Sviluppo. Parallelamente diventa urgente un cambio di
rotta nella gestione comunitaria: i processi di democratizzazione non
possono attendere oltre. In gioco non c’è un’elezione ma il futuro
stesso dalla Ue.
Una marea umana di ragazze e ragazzi ha messo alle
strette i potenti del Mondo ricordandoli che non abbiamo un Piano B,
così come non abbiamo un altro Pianeta. Il tempo è adesso, il tempo è
ora. Sogno una campagna elettorale partecipata dando voce sia ai
problemi, sia alle eccellenze dei territori legando il tutto ad una
visione e ad un’azione Europea. Sono sicuro che non sarò solo in questa
sfida.
E adesso al lavoro: spensierati, creativi ma soprattutto
Felici, perché il primo elemento dell’ambiente è proprio la felicità
umana.