Alla scoperta del plogging.. con Roberto Cavallo

Sport e sostenibilità

E’ il plogging l’argomento della seconda puntata, della seconda stagione, di EcoSportivamente, il podcast dedicato alle tematiche di sport e sostenibilità ambientale.

Prima di tutto permettetemi di ringraziare tutte le nostre ascoltatrici e tutti i nostri ascoltatori per gli ascolti della prima puntata: siete stati davvero numerosissimi. A Emmanuele Macaluso, ribattezzato l’atleta più green di Italia, succede un vero e proprio guru dell’ambientalismo italiano: Roberto Cavallo. 

Roberto Cavallo è un agronomo e un saggista italiano. Fondatore della Cooperativa Sociale Erica, nel 1996, una delle prime realtà ad occuparsi di rifiuti. Ha avuto importanti incarichi a livello istituzionale, anche di caratura internazionale, ma partecipa al podcast come il padre di una nuova disciplina sportiva: il plogging.

Plogging: come unire il jogging e la raccolta dei rifiuti

Letteralmente il termine plogging deriva dallo svedese “ plocka upp” che significa raccogliere e dalla parola più famosa Jogging. In pratica si raccolgono i rifiuti che purtroppo sono presenti mentre si fa Jogging. Roberto Cavallo con dovizia di particolari ci accompagna nell’approfondimento dell’attività sportiva: com’è nata, come sono organizzati i mondiali, quali territori si stanno avvicinando di più a questo nuovo sport ed infine cosa si aspetta nel futuro per la sua creazione.

EcoSportivamente, II stagione: l’intervista a Emmanuele Macaluso

Sport e sostenibilità

“Diventa il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” è una celebre citazione di Gandhi. L’ho scelta per aprire la seconda stagione del nostro podcast “EcoSportivamente”, il primo ed unico podcast esclusivamente dedicato allo sport e alla sostenibilità ambientale. Non so se ce ne siamo davvero resi conto ma quest’estate ci ha spiegato in maniera chiara ed inequivocabile verso a quale futuro andiamo incontro. L’emergenza climatica è adesso e adesso dovremmo trovare le risposte. Anzi, in realtà, già le avremmo dovute avere delle risposte. Parto proprio dal concetto di “azioni” per introdurre il nostro ospite. Lui quello che ci suggeriva Gandhi l’ha messo in pratica: Emmanuele Macaluso è da tutti definito l’atleta più green d’Italia, grazie al suo ambizioso progetto EM314.

E’ prima di tutto un grande professionista dello sport: negli anni 90 si destreggia nell’atletica leggera mentre nei giorni nostri è protagonista indiscusso del cross country. Ma non è solo uno sportivo, è anche un divulgatore scientifico ed un esperto di marketing, tant’è che dieci anni fa ha pensato, prima, e scritto, poi, il manifesto del marketing etico. Ritiene che la fatica sia l’anima dello sport e che un’atleta, più di chiunque altro, possa essere di ispirazione per tutti, in particolare per i più giovani perché un’atleta, per definizione, è un insieme di valori.

Clicca qui per riascoltare le interviste della prima stagione del podcast.

Emmanuele Macaluso ad EcoSportivamente

Emmanuele Macaluso è un esperto di marketing e comunicazione, speaker, docente e saggista. Ha operato in contesti professionali complessi, anche internazionali, alternando l’attività operativa a quella di formatore e autore di articoli e saggi. È l’autore del Manifesto del Marketing Etico.  Tra i vari e prestigiosi riconoscimenti segnaliamo:

La Targa d’argento della Presidenza della Repubblica Italiana: conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al “Comitato Giù le Mani dai Bambini Onlus” nel periodo di coordinamento della segreteria nazionale (Novembre 2008)

– L’ Interstellars International Award categoria Global Impact: premio internazionale conferito nel corso del NASA Space Apps Challenge di Brescia (Ottobre 2019)

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Sport e Sostenibilità – La Csr nel calcio

csr nel calcio

EcoSportivamente intervista Community Soccer Report: un viaggio green nel mondo della csr nel calcio.

Crediamo nella natura più intrinseca del calcio, quella sociale. Crediamo nel calcio come mezzo più che come fine. Come soluzione, non come problema. Come opportunità. Crediamo nel calcio come più di un semplice gioco.

Crediamo quindi che questo lo porti a potersi assumere delle responsabilità, candidandosi a volano sociale e di sviluppo. Per sé stesso e la sua competitività, facendo della sostenibilità e del rapporto con le comunità il cuore pulsante del suo agire. Ma responsabilità anche nei confronti degli altri, come fenomeno capace di avere un impatto positivo, di ispirare, coinvolgere, educare.

Per questo crediamo che l’agire responsabile debba essere raccontato, condiviso e reso accessibile il più possibile. E noi vogliamo dare il nostro contributo.

Sembra l’intro perfetta per il nostro podcast, EcoSportivamente, invece è il “Chi Siamo” degli ospiti di giornata. Ho il piacere di avere qui con me, Stefano D’Errico e Valentino Cristofalo, fondatori, di Community Soccer Report.

Stefano D’Errico. Classe 1991. Innamorato del calcio, e da sempre il sogno di vivere di ciò. Una laurea in Scienze Motorie, poi la scelta che gli ha cambiato la vita. Un corso di specializzazione a Londra con l’Arsenal FC, e la scoperta di un mondo fino ad allora sconosciuto. Quello del Football in the Community, il calcio usato come veicolo sociale. Da allora, due obiettivi: crescere professionalmente in questo magico universo e condividere un’esperienza unica. Il primo raggiunto, lavorando oramai da diverso tempo per il dipartimento Community dei Gunners. Per il secondo, invece, “the best is yet to come” …

Valentino Cristofalo. Classe 1988. Da bambino si appassiona al calcio in una città magica come Buenos Aires dove vive con tutta la famiglia. Tornato in Italia coltiva la sua passione come calciatore dilettante e successivamente come Sport Manager. Ha esperienze nel settore Academy con Brescia Calcio e Carpi Football Club, oggi collabora con il Modena FC 2018. Amministratore della PSM Sport, Agenzia specializzata in comunicazione applicata allo sport, come Stefano, trasforma una passione in un lavoro.

Sport e ambiente – EcoSportivamente Puntata numero 5 – La csr nel calcio

Voi la conoscevate la storia del Forest Green Rovers, il club più sostenibile al mondo?

Dalle strategie di sostenibilità dei club di serie A, alla questione stadi per finire sul tema dell’azionariato popolare e delle proprietà “collettive”.

Buon ascolto

Calcio e sostenibilità: l’intervista a Roberto Carnevali

roberto Carnevali_ sport e ambiente

Nella quarta puntata del podcast “EcoSportivamente” parliamo di calcio e sostenibilità. Siamo ancora tutti ebbri di felicità per la vittoria dell’Europeo da parte della nazionale e mai momento è più propizio per approfondire le tematiche ambientali della “trasmissione” nel contesto calcistico. Con me un ospite, davvero, d’eccezione: Roberto Carnevali, direttore commerciale Master Group Sport, responsabile partnership del Sassuolo Calcio e co-fondatore della Rete Ambiente e Salute.

Roberto si è dimostrato da subito entusiasta di partecipare all’intervista perché, al di là degli importanti incarichi professionali, è una persona che ama lo sport e si dedica alla salvaguardia del pianeta. E’ riuscito grazie alla sua lungimiranza a coniugare le sue due principali passioni in una professione.

Dalla bella intuizione della Rete Ambiente e Salute è nata anche EcoEvents, ovvero una certificazione di sostenibilità per eventi sportivi e non, in collaborazione con Legambiente. Un unicum d’eccellenza nel panorama italiano.

Il ruolo dello sport nella lotta ai cambiamenti climatici, la sensibilità dei calciatori in quello che abbiamo definito “scontro salvezza”, l’Italia ed il contesto europeo, la cultura della sostenibilità e la formazione delle ragazze e dei ragazzi per entrare nel mondo della sostenibilità sportiva: questi i principali argomenti del podcast.

La certificazione ambientale degli eventi: tra calcio e sostenibilità con Roberto Carnevali

Sport e Sostenibilità: l’intervista Podcast a Paola Gianotti

La bicicletta non è un viluppo di metallo, un insieme inerte di leve e ruote. E’ arpa birmana. Sinfonia. Un dono della vita. Trasforma in musica storie di uomini.

Claudio Gregori

Queste parole di Claudio Gregori non rappresentano solamente l’introduzione alla terza puntata di EcoSportivamente, la racchiudo. La sintetizzano. Ne testimoniano l’anima.

Non potevo che parlare di ciclismo nelle settimane in cui il romanzo popolare del Giro d’Italia attraversa il nostro Paese, in compagnia di una gradita ospite.Sudore e Imprese. Voglia di superare gli ostacoli che la nostra mente o il nostro fisico ci parano innanzi.

La Bicicletta però non è solo uno sport o un divertimento. Può diventare come ci insegna la nostra ospite il mezzo più democratico al mondo che permette a rilevanti messaggi sociali di arrivare al cuore delle istituzioni o nelle municipalità. Testimone delle storie di ieri, come quelle di Gino Bartali che con la sua bici ha trasportato  documenti falsi che hanno messo in salvo ottocento ebrei perseguitati dal nazifascismo, e dei problemi di oggi che evidenziano come ogni 35 ore in Italia un ciclista muore per un incidente stradale. Un numero spaventoso. Un numero che fa paura. Un numero che stride con quella sensazione di libertà che ti concede il vento quando sei in bicicletta.

Testimone di ieri e di oggi, la bicicletta.. dicevo. Ed è così perché chi è sul campo, chi si muove e viaggia in bici ci racconta di una visione anacronistica di mobilità. Di città in cui comandano ancora le auto, perché non basta un bonus per puntare sulla mobilità dolce. Per farlo ci vogliono scelte coraggiose, infrastrutture e cultura. Parigi insegna.

Di limiti, volontà, sudore, record e di un mondo più sostenibile e giusto ne parlo con Paola Gianotti. Coach, speaker motivazionale e autrice Paola ha infranto 4 Guinness World Record, tra cui il diventare la donna più veloce al mondo a circumnavigare il globo in bici.

Il suo motto , “nulla è impossibile, Basta crederci” è anche un incoraggiamento a chi nel suo piccolo prova a riparare il mondo.

La puntata è dedicata alla FIAB della Provincia di Frosinone che da anni si impegna sul mio territorio per tutte e su tutte queste tematiche. Controvento ma ostinatamente.

Ecosportivamente: l’intervista a Paola Gianotti

Sport e Ambiente: Le mazze da cricket diventano alberi di cacao in Camerun

Cosa lega delle mazze da cricket ad alberi di cacao in Camerun? Un bel progetto della Federazione Cricket Italiana che ha calcolato l’impatto della sua attività e lo ha compensato con un progetto di forestazione nello stato africano.

Di questo e di molto altro ho parlato con il Presidente della Federazione, Fabio Marabini, e con il consigliere federale, Gabriele Zanoli. Un’interessante chiacchierata in cui si è spaziato dalla responsabilità sociale d’impresa all’antirazzismo, arrivando, infine, alle questioni geopolitiche legate a questo nobile, storico e virtuoso sport.

P.s Ma quanti argomenti si “incontrano” parlando di sport e ambiente?

Clicca qui per ascoltare la prima puntata del podcast “EcoSportivamente”

EcoSportivamente: il podcast dedicato allo sport e alla sostenibilità

Sport e sostenibilità

In questo periodo ho collaborato attivamente alla nascita di alcuni progetti podcast, a tematica sportiva.  Il primo è EcoSportivamente, un progetto in collaborazione con Green Italia che punta a far conoscere storie sportive di sostenibilità.


Esiste un rapporto tra sport, sostenibilità e società? E’ possibile utilizzare il mondo ed i campioni dello sport per divulgare tematiche green, specie tra le giovani generazione? Qual è il legame tra sport e ambiente? Cosa può fare il mondo dello sport per sensibilizzare le persone ad una maggiore attenzione verso il creato?

Data la vastità del tema, le “puntate” saranno raggruppate in diverse macrotematiche:

  • Campioni della sostenibilità
  • Sport e Responsabilità Sociale d’impresa
  • Beni comuni, sport e comunità
  • La gestione delle grandi competizioni internazionali
  • Economia Circolare ed Efficienza Energetica nel mondo dello sport
  • Sport e turismo sostenibile. Vie d’acqua, cammini e cicloturismo

Ecosportivamente: l’intervista a Matteo Miceli


Durante la prima puntata, ho avuto il piacere di intervistare il velista romano, Matteo Miceli. La sua impresa ha avuto inizio il 19 ottobre 2014 alle ore 12 presso il porto Riva di Traiano di Civitavecchia. Matteo quel giorno è partito per circumnavigare il globo. Da Roma a Roma senza assistenza e senza scalo, in completa autonomia, alimentare ed energetica. L’imbarcazione, Eco 40, è stata da lui pensata e costruita. Da questa incredibile avventura è venuta fuori un’intervista davvero interessante e stimolante.

E’ venuta fuori un’intervista davvero interessante, stimolante ed utile per riflettere su molte tematiche legate alla salvaguardia del mare e degli oceani.